Marocco: un viaggio attraverso i suoi sapori e... climi

Pubblicato il 16 Ottobre 2015

Il padiglione visto dall'esterno
Il padiglione visto dall'esterno
Il padiglione visto dall'esterno

Il padiglione visto dall'esterno

In una delle visite di luglio ho avuto l'occasione di vedere che in Marocco non c'erano file e, attirata dai commenti positivi letti nel gruppo facebook Expo consigli per gli utenti ho deciso di visitarlo. Era una mattina durante una delle ondate di calore che a Milano hanno fatto raggiungere i 33 gradi circa, e la prima impressione è stata un meraviglioso sollievo: si entra infatti una sala azzurra dove sono proiettati video relativi alla pesca nel mar Mediterraneo, ma soprattutto è una stanza fresca, un vero toccasana per alleviare le giornate più calde in Expo (anche se in generale la temperatura sul sito è stata molto più vivibile rispetto alla città di Milano nei mesi più caldi, e soprattutto camminando sotto il decumano o il cardo, dove era arieggiato grazie alle "ali" delle tende che li coprono). Successivamente sono tornata a visitarlo altre due volte, l'ultima a inizio ottobre.

ll padiglione del Marocco ha come tema "Marocco, un viaggio di sapori", ed è stato suddiviso in 4 aree di visita ben distinte che permettono ai visitatori di immergersi in un breve viaggio nel paese, valorizzando le differenze tra le diverse aree geografiche, i differenti prodotti e odori delle colture locali (con video che spiegano la produzione o lavorazione di alcuni alimenti), attraverso una vera e propria esperienza sensoriale per il visitatore, che può anche confrontare i diversi climi che conteaddistinguono le aree geografiche e le sensaIoni trasmesse dai divesi colori che rappresentano ogni sezione. Le quattro aree sono: Mediterraneo, Centro, Atlantico, Grande Sud. Esternamento il padiglione ricorda invece una Kasbah.

Mediterraneo e Centro
Mediterraneo e Centro
Mediterraneo e Centro
Mediterraneo e Centro
Mediterraneo e Centro
Mediterraneo e Centro
Mediterraneo e Centro

Mediterraneo e Centro

L'area mediterraneo ha inizio con la "sala blu" di cui vi scrivevo prima e prosegue in un'altra in cui sono presenti alcune riproduzioni di colture tipiche di questa zona come le clementine, le mandorle e i frutti di bosco; il colore predominante è l'arancione. È possibile vedere tra le altre cose come è fatto un mandorlo e come sono fatti i suoi fiori, attraverso una riproduzione veritiera. La zona rappresentata è quella del nord del paese, caratterizzata da un clima più fresco rispetto alle altre regioni.

Al termine della sala dedicata al mediterraneo, una grande cascata realizzata con schermi video introduce il visitatore in un nuovo clima, quello della zona del centro, che rappresenta il bacino idraulico del paese ed è ricca di laghi e foreste, il colore dominante qui è il verde. Nell'installazione al centro della sala è possibile ammirare il modello di una diga, inoltre sono rappresentate alcune colture tipiche di quest'area: l'ulivo (di cui si sente il profumo), i fichi e i capperi. Sopra la diga é presente un vaso trasparente con incastonato un ramo d'ulivo (il Marocco è il quindi produttore di olio d'oliva), spinta da curiosità ho chiesto alle addette che cosa rappresentasse: è la metafora dell'acqua (portata dall'uomo attraverso i canali e le dighe) che da avvio ad una nuona vota (il ramo d'ulivo). Questo è solo un esempio delle tante cose che potete scoprire in expo se chiacchierate e non avete paura di chiedere agli addetti.

Atlantico e grande sud
Atlantico e grande sud
Atlantico e grande sud
Atlantico e grande sud
Atlantico e grande sud
Atlantico e grande sud
Atlantico e grande sud

Atlantico e grande sud

La stanza dedicata al centro termina con la riproduzione di una grotta con fiori appesi e un pavimento a specchio che allarga lo spazio. Si accede quindi alla sezione denominata Atlante, dedicata da un lato alla catena montuosa Atlante, e dall'altro all'Oceano Atlantico; la stanza è molto buia rispetto alla precedente, e caratterizzata un colore blu molto scuro. Come prodotti tipici della catena montuosa Atlante sono presente gli alberi di argan (di cui il Marocco è l'unico produttore al mondo), lo zafferano e... Il miele. In particolare mi ha stupito il video in cui mostrano come vengono raccolti i pistilli di zafferano! L'atlantico è invece rappresentato da un'area in cui sono presenti le riproduzioni di alghe alte fino a 2,5 metri che emettono i rumori del mare e permettono ai visitatori di immergersi nell'oceano come fossero dei pesci (analogamente al regno unito dove il visitatore si trasforma in un'ape). Mentre osservavo la sezione in cui si "cammina" nell'atlantico ascoltavo una bambina che correva dicenda: "sembra di camminare sul fondo del mare". Infine sono presenti esempi di prodotti alimentari tipici della zona, come ostriche, pomodori o fagiolini.

Al termine della stanza c'é una tenda di plastica da superare per arrivare nella stanza successiva: il grande sud. La prima grande sorpresa per il visitatore, superate le tende che dividono questa sezione dalla precedente... è la grande senzazione di caldo provata! Di fronte all'ingresso sono volutamente posizionati dei ventilatori che ricreano il caldo ventoso del sud del Marocco e ci danno il benvenuto in un'area che appartiene allo stesso paese ma è completamente diversa dalle precedenti. Inoltre la stanza è luminosissima e caratterizzata dalla dominanza di giallo e atancione chiaro.

La sezione è dominata da datteri dune e cammelli, dal cui latte si ricavano formaggi. Inoltre viene anche spiegata la tecnica per trasportare le acque dalle oasi, attraverso le khettara, o qanat a seconda delle traduzioni utilizzate. Anche in questa stanza è possibile stimolare il senso dell'olfatto, attraverso dei vasi contenenti fiori tipici della zona che è possibile annusare, i vasi sono ad altezze diverse per permettere anche ai bambini di essere alla giusta altezza.

Dopo questa sala c'è un cancelletto, ma in realtà la visita non è ancora finita, prima dello shop (dove è possibile apporre il timbro al passaporto) viene spiegato il senso della mostra fotografica "i marocchini", le cui foto sono appese in alto in tutte le stanze del padiglione. Si tratta di una raccolta fotografica realizzata da una ragazza marocchina che voleva rappresentare i suoi compatrioti con foto vive e non con gli stereotipi che solitamente noi europei associamo ai marocchini. Realizzare le foto come spiega in pannello nella sala non è stato facile poiché, come spiega il pannello le persone erano difficili da convincere e spesso concedevano un solo scatto.

Il percorso prosegue anche al di fuori del padiglione stesso, dove è presente la ruota di un mulin ad acqua, messo in movimento dall'acqua che scorre nella khettara che attraversa il giardino ralizzato di fianco al padiglione, caratterizzato dalla presenza di ulivi, palme e aranci.

Il giardino esterno
Il giardino esterno
Il giardino esterno
Il giardino esterno
Il giardino esterno

Il giardino esterno

Il padiglione Marocco a differenza di altri padiglioni di Expo 2015 punta a colpire ed attirare il visitatore con colori, odori ed atmosfere. Volendo è possibile approfondire le tematiche grazie a dei video presenti nelle varie stanza, ma alla fine quello che mi porto nel cuore di questo padiglione resta l'emozione: il ricordo del colore arancione della sala del Mediterraneo, l'emozione della cascata, la meraviglia ludica provata camminando nell'oceano e il caldo (atroce a luglio) del grande sud sono solo alcuni esempi. Ci sono tanti spunti per imparare a conosceere un paese sconosciuto a tanti, e nel frattempo la divisione geografica aiuta a comprendere meglio limiti, difficoltà ed opportunità delle diverse aree. Visiti il grande sud e vedi che comunque grazie ai quanat riescono a vivere anche in zone apparentemente inospitali. Poi il giardino esterno (visitabile senza coda) è una vera sorpresa!

Resta sicuramente uno dei miei preferiti e se non l'avete ancora visiato, lo consiglio

Scritto da macosanepensi

Con tag #expo, #Expo2015, #expoconsiglipergliutenti, #Moroccoexpo2015

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